Intervista a Robert Pattinson

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view post Posted on 16/2/2009, 18:05




Intervista a Robert Pattinson

FONTE: SplitscreenBlog

Sei davvero pronto al seguito di fan che questo film produrrà?
Sì. Il mio cervello non lo accetta davvero. Quindi va bene. Posso davvero essere messo in un posto qualsiasi e tutto passa al di sopra della mia testa. Solo non voglio essere ferito o roba simile. Letteralmente, la mia rappresentanza mi ha chiesto, "Hai dei problemi con questa cosa? Ti va bene?" Io ho risposto "Non voglio giusto che mi sparino o mi feriscano. Non voglio che qualcuno abbia una siringa e io mi ritrovi in seguito con l'AIDS. Solo questo temo davvero.

E la parte più preoccupante è che là fuori ci sono probabilmente molte persone che vorrebbero farlo.
Lo so. Ogni volta che vedo della folla lo penso. E' come stare su un aereo. Penso che la coda colpirà la pista al momento del decollo.

Ciò che emerge di te nell'articolo dell'Entertainment Weekly è che eri ossessionato da questo ruolo e avevi un sacco di paure nell'intraprenderlo. E' vero?
Sì. Non volevo fare uno stupido teen movie. Non avevo fatto più nulla che qualcuno volesse vedere dopo Harry Potter proprio perchè volevo imparare a recitare. Non volevo essere un idiota.
Questa cosa è arrivata come casualmente e non capivo realmente cosa fosse quando è partita all'inizio. Avevo intenzione di aspettare un altro anno. Volevo fare ancora due o tre piccole cose e poi passare a qualcosa di più grande, e poi è successa questa cosa e io "Bene, Ok." Avevo fatto un altro film prima in cui ero diventato molto emotivo e mi sentivo soddisfatto in seguito, molto più soddisfatto che con gli altri film. Non so come sia venuto fuori, o come sia il risultato del diventare emotivi, ma alla fine ti senti più soddisfatto. Volevo ripetere quella cosa in Twilight e anche provare a smentire l'assunto per cui se un film è tratto da un libro che vende un sacco di copie, se ogni libro che vende un sacco di copie ora diventa immediatamnete un film e virtualmente non sono tutti molto buoni e tutti lo sanno, compresi i bimbi di sei anni, è perchè è fatto solo per fare soldi. Non volevo essere coinvolto in una cosa simile. Pensavo che Catherine (Hardwick) e Kristen (Stewart) avrebbero sostenuto quest'idea. Ma loro avevano già una reputazione mentre io non ce l'ho affatto. Così ho voluto essere certo che la gente in quel periodo dicesse a Portland che io sapevo assolutamente ogni cosa e che fosse davvero- non ho parlato di niente con nessuno eccetto la parte per circa un mese e mezzo di riprese. Penso che questa cosa abbia come galvanizzato la gente. Penso che molta gente legga il libro ed è una facile lettura. E' un bel libro. Quindi credo che molta gente abbia pensato "Sì, sarà un bel film." Io prendo il libro e dico "No! Vincerà degli Oscar!" (ride)

Quell'approccio ha reso più duro smettere quando il film è finito?
No, davvero. Era straziante mentre lo facevo soprattutto perchè la gente voleva che lo rendessi più lieve. Allo stesso tempo, pensavo che la mia idea avrebbe funzionato e che tutto quello era diverso nel libro dove lui fa piccole battute e sciocchezze. E' un personaggio sicuro di sè e niente ragazze, se stai scrivendo un tipo perfetto non lo scriveresti come uno strano maniaco depressivo che cerca di uccidersi ogni volta a prescindere dall'aspetto dei suoi addominali. Così ho speso molto tempo a litigare coi produttori. Catherine mi ha dato una copia del libro con la richiesta che lui sorridesse in modo smagliante e io "Ok, va bene."

Veramente nel prossimo libro tu proverai a ucciderti.

Lo so. Devo aver pensato "Bene, aspetterò il sequel."

Stephenie Meyer ha scritto Midnight Sun o ha comunque cominciato dal punto di vista di Edward. Ne ha parlato con te quando parlavi del personaggio?
Sì, lo ha fatto a circa due terzi delle riprese. Non sapevo nemmeno che esistesse. Ho imparato che il primo capitolo esisteva e ho basato un sacco delle mie paure su quello per il personaggio, da quel primo capitolo che era su internet. Parla di quanto sia fuori controllo. Nel libro sembra che quando lui dice "Sono un mostro e ti ucciderò" e lei risponde "Non ho paura", sia come se tu sapessi per tutta la durata del libro che lui non farà mai niente di male. Ma poi leggi il primo capitolo di Midnight Sun dove diventa evidente la misura esatta di quanto lui volesse ucciderla e di come consideri di uccidere tutta la scuola così da poter uccidere lei. Volevo che quell'elemento di lui fosse molto in vista. Volevo che Bella dicesse "Non ho paura, tu non mi farai del male" ma con meno certezza. Così, all'improvviso, sarebbe diventato "Non mi farai niente di male, vero?" Volevo una cosa simile. Penso che lo renda più sexy la reale possibilità che lui dia di matto e la uccida.

Tu e Kristen avete una grande alchimia, ma ce l'hai anche con la tua famiglia nel film. Puoi parlare di quelle dinamiche sia sullo schermo che fuori?
Era strano. Il modo in cui alla fine avevo quella cosa con Kristen. Voglio dire, tutte le scene sono molto intense e quando lavori con una persona tutto il tempo specialmente su una relazione che sembra impossibile quando cominci sei come in sospeso. Ma per quanto riguarda la famiglia, sono persone davvero divertenti e mi sono unito a loro. Non era davvero un recitare. Avevo un accento americano. Peter (Facinelli) è una delle persone più divertenti che abbia mai incontrato. C'è la battuta in cui Rosalie rompe la boccia e Peter dice "Oh, Rosalie mi ha sempre rotto le bocce"? E' stata tagliata? Quella era la mia battuta preferita di tutto il film.

Quale pensi sia il segreto dell'alchimia che tu e Kristen avete sviluppato e condiviso per tutto il film?
Credo proprio il fare l'esatto opposto di ciò che è la vera storia, pensandola nel modo opposto. Proprio fin dall'inizio nel provino abbiamo fatto la scena del giardino che non è in un giardino nel film, ma ci si aspetta che tratti, credo, di lui che cerca di impaurirla e lei che lo guarda con niente che non sia amore, adorazione e rispetto, come se questo dio fosse venuto giù solo per incontrarla. Ma davvero io l'ho pensato e recitato come se questo dio fosse prostrato ai piedi di questa ragazza normale. Anche la posizione in cui ci trovavamo alla fine, ero letteralmente inginocchiato ai suoi piedi. Non ricordo cosa succede nel film, ma nel provino era così. Lei aveva questo atteggiamento materno come se lui cercasse conforto in questa ragazza. Penso che funzioni davvero. Lei è molto forte. Non è la classica damigella. E' strana. Hanno scelto persone opposte. Io sono un disastro e lei è davvero forte e si suppone che sia il contrario. Penso che sia il motivo per cui ha in qualche modo funzionato.

Peter ha detto che tu eri una vera frana a baseball e che lui ha dovuto darti una mano.
Continuo a sentirlo dire. Mi sa che ad ogni incontro lo dice. Sono un disastro nel baseball. Catherine ci teneva molto che io sembrassi un giocatore di baseball e a me non importava affatto. Per un sacco di tempo nelle prove in cui avremmo potuto fare un sacco di cose io volevo fare delle prove specifiche e lei "No, devi sembrare un giocatore di baseball." Così avevo quest'insegnante a mostrarmi la posizione di lancio e Catherine che diceva "Ok, fammi vedere." E io "Ascolta, lo farò in giornata, farò una posizione di lancio, posso fare i dannati piegamenti." Quindi alla fine l'ho fatto e per il resto delle riprese ogni volta che lei aveva una domanda su placcaggi o roba simile io venivo fuori con "Penso che dovrei fare la mia posizione di lancio. Penso sia davvero, davvero necessario."

Cos'era quella storia della tua proposta di matrimonio a Kristen? Era solo una diceria?

Non riesco nemmeno a ricordare quando è successo. Kristen mi dice "Sì, l'hai fatto." E io rispondo "Oh." Credo che qualcuno mi abbia mandato un messaggio l'altra settimana che diceva "Siamo ancora intenzionati a sposarci?" Penso che sia stato ieri che ci si aspettava che sposassi qualcun'altra.

E' una cosa normale con te?
Credo che debba esserlo.

Tu interpreti Salvador Dali in "Little Ashes". Come è stato interpretare questo pittore iconico?
Non è niente di simile ma si tratta sempre di icone perchè credo che anche Edward sia un personaggio iconico. Ma ho fatto la stessa cosa, lasciar perdere ciò che sai di lui. Inoltre c'è un sacco di letteratura scritta da lui e su di lui e quindi tu in un certo senso lo ricostruisci di nuovo. E poi, io lo interpretavo quand'era molto giovane, tra i diciotto e i ventisei anni, e la storia riguarda la sua discesa o il suo consenso alla caricatura che tutti conoscono di lui. Era un timido cronico quando era più giovane. Quindi davvero non è interpretare Dali, tranne che verso la fine e io ancora non sto davvero interpretando lui. Credo sia più l'umore di Dali. Ho fatto ricerche su tonnellate e tonnellate di materiale perchè tutti sul set parlavano in spagnolo, e così io leggevo tutto il giorno. E' stata la prima volta che mi sono immerso nella caratterizzazione, cercando di lavorare sui movimenti.[...] Su di lui ho trovato un sacco di cose affascinanti. E' triste come sia stato autentico e che ancora tutti lo vedano come una sorta di maschera. L'ha voluto lui, ma è così divertente vedere come egli fosse molto di più che il bizzarro clown che era alla fine della sua vita e che si preoccupava solo dei soldi. Era una persona incredibilmente complessa. Non sto dicendo che lo sono anch'io. Non lo sono affatto.

E poi cosa ti aspetta?
Farò un piccolo film intitolato "Parts per Billion" con Dennis Hopper e Rosario Dawson a gennaio e spero qualcos'altro subito dopo. Dobbiamo aspettare e vedere se ci sarà un sequel. Non voglio portare iella, per cui non voglio dire nulla.

Ci sono molti rumour che Hollywood si starebbe mettendo in moto per una grossa produzione in febbraio, marzo e aprile. Anche se volessero fare un sequel di Twilight sono certo che ci vorrà tempo per rimettere tutto insieme.
Sì. Il fatto è che devo restare della stessa età finchè non mi riprendono. Quindi dovrebbero girare molto presto perchè sembro già tre anni più vecchio di quello che parevo allora. Perciò non possono aspettare molto.

Quanto è strano vedere resoconti sui tuoi capelli su internet ogni giorno?
In realtà ero a New York che facevo un'intervista alla radio, con la gente che mandava messaggi. Il 95% dei messaggi diceva "Togliti il cappello." E io "Ok." Quando la gente dice che una cosa è diventata un marchio di fabbrica, devi liberartene. E' la cosa peggiore.

C'è qualcosa della tua esperienza con Harry Potter che ti ha preparato a tutto il fenomeno di cultura pop di Twilight?
Il fatto che dopo finirà. Che sarà vivo per qualche mese e che poi se ne andrà senza che a nessuno gliene freghi niente. E' una cosa che aiuta. Ti aiuta una volta che ti usano per questa cosa e sai che a nessuno importerà. Dal momento che sei immune al fallimento è come se nulla importasse.

Fai ancora musica?
Non più tanto. Da quando sono finito sulla colonna sonora ho smesso (ride).

 
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